Dal titolo del post si possono sviluppare due discorsi, uno più teorico, e uno più pratico.
Partendo dalla teoria, un film è essenzialmente una narrazione per immagini, siamo d'accordo no? È una definizione che contiene tutti gli elementi fondamentali del cinema: soggetto e sceneggiatura, regia, fotografia, montaggio. Poi certo c'è tutto il resto: in primis chiaramente gli attori e la recitazione, poi la colonna sonora, il sonoro, etc.
Ci sono alcuni registi, come Bergman o Tarkovskij, che curavano personalmente la sceneggiatura. Altri, come Coppola e Scorsese, hanno lavorato e lavorano su sceneggiature altrui. A mio parere, comunque, il discrimine per decidere se un regista sia una grande autore o meno, non sta nella sua capacità di scrittura, ma nella sua capacità di rappresentazione visiva. E ci mancherebbe altro, visto che non stiamo parlando di letteratura.
Questo in teoria. In pratica, per un cineasta amatoriale come il sottoscritto, le cose possono farsi complicate. Diciamo che chiaramente ho riflettuto molto sul soggetto de "Il capro espiatorio", ma non sono stato troppo a sbattermi la testa sulla sceneggiatura. Che certo è fondamentale, ma vale sostanzialmente come partitura musicale: è una annotazione sul da farsi, nulla di più. Non voglio dilettarmi nelle sceneggiature, voglio dilettarmi nella regia (e nella fotografia e nel montaggio).
Ma come fotografare in modo interessante una cittadina come Lugano? Qui i grandi maestri, aiutati da altrettanto grandi direttori della fotografia, insegnano. Si cercano condizioni luminose interessanti, tipo le prime ore del mattino o della sera; ovviamente, si cercano delle inquadrature ben composte. Concretamente, questo vuol dire magari alzarsi presto al mattino e stare in giro delle ore per magari 1 minuto di ripresa. Che è esattamente quello che ho fatto oggi. Diciamocelo, è uno sbattimento, che mi sobbarco solo perché sono motivato dalla passione.
Ma intanto qualche bella inquadratura è venuta fuori, come questi due frame.
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