domenica 12 febbraio 2012

Qualche notizia sulla troupe

Ebbene sì, non ci crederete, ma non sto facendo tutto da solo!

Oggi presenterò due persone molto importanti per questo progetto. Mi limiterò a menzionare il nome, per tutela della privacy.

La prima è talmente fondamentale che, senza di lei, non potrei realizzare il corto: è l'attrice principale.

Si chiama Georgia e, grazie a me, avrà un futuro nel cinema mondiale. I più grandi registi di Hollywood mi hanno chiamato per contattarla per i loro film, con promesse di stipendi esorbitanti. Al momento, purtroppo (per lei), si deve accontentare di brevi sessioni di riprese al freddo invernale ricompensate con una misera cioccolata calda.

La seconda persona è il compositore della colonna sonora, Giovanni. Un grande cinefilo e un appassionato di musica classica. Ha il compito arduo di mettere in musica le mie spiegazioni deliranti e contraddittorie. Ma conto sulla sua pazienza.

Ovviamente, dal mio punto di vista, la collaborazione sta andando benissimo. Non so se loro siano d'accordo ;-) È possibile che, in future interviste a loro dedicate, dichiareranno che lavorare con me è stato un incubo, che sono pretenzioso, insopportabile e incontentabile. Ma sapete come si dice, no? "Non importa che se ne parli bene o male, l'importante è che se ne parli".

Intanto, due foto dal film, in cui si vede finalmente una persona umana.





domenica 5 febbraio 2012

Condizioni disagevoli

Ieri e oggi ho fatto delle riprese in esterni, ieri con l'attrice protagonista, oggi da solo. E mi sono sentito un po' (ok, molto un po') Francis Ford Coppola in Apocalypse Now. Se non lo sapete, la lavorazione del film di Coppola è stata difficile, se vogliamo usare un eufemismo, praticamente un inferno, se vogliamo essere realisti. D'altra parte, immaginatevi quali possono essere state le difficoltà a girare anche solo una scena del genere:


Ora, ovviamente io non ho dovuto fronteggiare difficoltà neanche lontanamente simili. Ma ieri mi ci è voluta un'oretta buona (tra viaggio e riprese effettive) per fare una figura intera, un campo lungo e qualche dettaglio dell'ambiente (per un tempo effettivo di riprese inferiore al minuto). E oggi ho fatto un viaggio in macchina di una cinquantina di km per due riprese in esterni, per avere uno stacco in asse. Insomma, anche se queste cose sono minuzie infinitesimali in confronto ai problemi di Coppola, possono dare un'idea di quanto possa essere logisticamente non ovvio ed economicamente non neutro realizzare un cortometraggio ;-)

Intanto, una foto di un esterno utilizzato per il corto.