lunedì 12 dicembre 2011

Cosa vogliamo veramente?

Intanto una rassicurazione: la realizzazione del corto procede. Un po' a rilento, ma procede.

Con questo post vorrei rompere la pausa un po' prolungata e riflettere sul seguente tema: cosa ci aspettiamo da un corto amatoriale (non scrivo no-budget perché in realtà si spende comunque qualcosa in denaro)?

Mi è capitato di leggere commenti ai corti in cui si elogia (o non si elogia) la fattura tecnica, dove in questo caso si intende prevalentemente il sonoro, commentando il tutto con la fatidica frase: "non sembra neanche amatoriale". Può anche sembrare un complimento, ma c'è il rovescio della medaglia: che alla fine si analizzino cose secondarie (tipo, per esempio, la qualità del sonoro e della presa diretta - o del doppiaggio) a scapito delle uniche cose che veramente bisognerebbe valutare in un corto.

Che un lavoro amatoriale non abbia un sonoro di qualità simile alle grandi produzioni o comunque alle produzioni professioniste dovrebbe essere una cosa talmente ovvia da non dovere essere sottolineata quando si valuta un corto (magari con frasi del tipo: "bello, peccato per il sonoro, si sente che è un lavoro amatoriale"... Ma va, cosa ti aspettavi, genio?), mentre invece bisognerebbe valutare a grandi linee due cose: il corto racconta una storia interessante in modo interessante? Una buona storia e una buona resa visiva (ovvero una buona regia e una buona fotografia) sono aspetti indipendenti dal budget a disposizione: ci sono telecamere hd da poco più di 100 euro con cui si possono fare delle inquadrature estremamente ricercate. Basta, ovviamente, saperle sfruttare un pochino.

Sono questi aspetti a contare veramente, secondo me. Da parte mia, ho messo tutto il mio impegno per costruire una storia interessante, anche rispetto alla storia di Maschere, che in un certo senso era poco più di un pretesto. Riguardo all'aspetto visivo, per me contano i modelli di riferimento, che sono i grandi maestri del cinema. Ce la metto tutta, speriamo in un buon esito.


Intanto, due nuove foto.